venerdì 30 maggio 2014

LE DOMANDE CHE I GAY NON SOPPORTANO

FAQ: Fucking Ackwards Questions



Sono una persona molto curiosa. Da sempre. Molto ficcanaso. Mi piace fare gossip e parlare della vita degli altri. Mi piace scoprire sempre cose nuove e mi piace fare continuamente nuove esperienze, ma cosa succede se sono le altre persone ad essere interessate alla tua vita e diventi tu il punto interrogativo?
Non amo parlare con estranei della mia vita privata (forse avrei dovuto pensarci prima di aprire un blog) e trovo molto irritanti le domande che vanno a toccare la mia sfera intima e personale. E' come chiedere l'età ad una donna che ha visibilmente superato gli anta o chiedere ad una persona non vedente come funzionano gli altri sensi. Per noi gay è uguale.
Posso capire che gli etero abbiamo moltissime curiosità sulla nostra esistenza, ci vedono come un'incognita, come gli alieni sbarcati da Marte e quindi spesso ci fanno dei veri e propri interrogatori, senza accorgersi che sono del tutto fuori luogo e imbarazzanti e purtroppo per noi, sempre le stesse fottute domande alla quale rispondiamo da anni, quindi ho deciso una volta per tutte di rispondere definitivamente alle vostre curiosità. Leggete, condividete e imparate a non formulare più i seguenti interrogativi.

D) Ma dai...sei davvero gay?
R) No, ho deciso che sarebbe stato divertente e cool fingermi gay. Sai, ormai va di moda, i gay sono come un bel completo di Prada, stanno bene con tutto e su tutto e non sono mai di troppo. In più così facendo posso uscire con le fighe più belle della città e portarmele a letto e...che cazzo di domanda è? Certo che sono gay, sono più finocchio di una cassa di finocchi, più frocio di Elton John e George Michael durante un menage a trois, più ricchione di Solange che tira i capelli a Sirio....G A Y! E nel 2014 se non ti va bene puoi anche fotterti!

D) Come mai hai scelto di essere gay?
R) Prima di tutto non ho scelto niente. Gay si nasce, non si sceglie. E trovo molto ignorante questo tipo di pensiero. Si nasce biondi, mancini, con il naso grosso, si nasce brutti, si nasce con gli occhi azzurri...si nasce gay. E non lo sto dicendo io ma gli scienziati. Chi la pensa diversamente non è altro che un povero ottuso. Nessuno sceglierebbe di per se una vita più difficile. Perché ammettiamolo, essere gay è divertente ma non è certo una passeggiata. Fin da bambino ci sono le prese per il culo, gli sguardi, il giudizio degli altri e poi crescendo ci sono i diritti negati, la difficoltà di crearsi una famiglia etc.., quindi non ho scelto un bel niente, la natura mi ha creato così e ne sono fiero. Bisogna solo trovare un buon equilibrio. 

D) Sei mai stato con una donna? Secondo me se provassi la figa cambieresti idea.
R) E tu, uomo etero che mi fa domande stupide, sei mai stato con un uomo? E si, è esattamente la stessa cosa, io sono allergico alla figa come tu lo sei agli uomini, quindi evita questo tipo di domande insulse e patetiche. Non sono mai stato con una donna e non ho alcun interesse a provarci. Discorso chiuso

D) Ma i tuoi genitori lo sanno?
R) Prima di tutto è una domanda molto pericolosa che tocca la sfera familiare di una persona, state molto attenti quando la fate perché magari dietro ci sono anni di sofferenze e di pianti alle spalle, andateci piano. Nel mio caso ho avuto la fortuna di avere una famiglia molto aperta e il mio rapporto con loro è sereno ma conosco tantissimi casi dove non è per niente facile, quindi questo tipo di domande tenetele per voi a meno che il gay in questione non sia uno dei vostri migliori amici. 

D) Cosa si prova a prenderlo nel culo?
D) Intanto cosa ti fa pensare che io lo prenda in culo? Potrei benissimo essere attivo e la tua domanda del tutto fuori luogo. Poi casomai provaci con la tua donna e chiedilo a lei invece di fare questo tipo di domande a me per poi eccitarti di nascosto. E per la cronaca: prenderlo in culo è fantastico. 

D) Chi fa la donna e chi fa l'uomo?
R) Sei serio? Non siamo in un gioco di ruoli! In una coppia gay ben assortita non esiste l'uomo e non esiste la donna, esistono due uomini gay che a seconda delle loro esigenze gestiscono il sesso come meglio credono. 

D) Quando hai scoperto di essere gay?
R) Di nuovo...gay si nasce, quindi da sempre!

D) Che sapore ha lo sperma?
R) Fino a prova contraria hai un pene anche tu, quindi assaggia il tuo.

D) Cosa ne pensi di questa nuova borsa?
R) Lo so che gli stilisti più famosi del mondo sono italiani e gay ma questo non significa che tutti i gay abbiamo buon gusto e senso dello stile. A me non me ne frega un cazzo di che borsa abbini alle scarpe basta che abbini il rispetto con un buon cervello.

D) Ho un amico gay, te lo posso presentare?
R) Solo perché sono gay e lui è gay non significa che dobbiamo metterci insieme, non siamo una razza di cani da fare accoppiare per vincere un concorso, siamo persone con i nostri gusti e abbiamo il diritto di scegliere con chi scopare. A meno che il vostro amico non sia Tom Hardy, lasciate stare e andate a giocare a Stranamore da un'altra parte. 

D) Quindi vorresti diventare donna?
R) Tu forse vorresti diventare intelligente. Adoro il mio uccello, grazie! Non lo taglierei per niente al mondo. Non tutti i gay vogliono essere donne, anzi la maggior parte sta bene così. Ci sono poi certi gay che nascono in un corpo che non sentono loro e quindi se avranno la forza e il coraggio (e i soldi) affronteranno il percorso di cambio sesso. Ma sarà difficile e doloroso, non sarà certo una decisione presa così alla leggera.

D) Non hai paura di beccarti l'AIDS?
R) Beh lo potresti beccare anche tu senza essere gay. Quindi continuate a fare sesso senza gondoni perché siete convinti che l'AIDS sia solo una prerogativa gay e vedrete che fine farete. Comunque si, ho paura e uso precauzioni e faccio il test ogni sei mesi. Ma usare il preservativo è una regola che dovrebbero osservare TUTTI. Nessuno escluso. 

Siete soddisfatti ora? Avete altre domande che volete chiedere? Fatelo ora o tacete per sempre!






giovedì 29 maggio 2014

LE 10 TIPOLOGIE DI GAY CHE TROVERAI NEL TUO LETTO (PRIMA O POI) - Seconda Parte

seconda PARTE:




6) IL PLAYBOY: ebbene si donne, il rubacuori non è una prerogativa femminile, solo che nel mondo gay si chiama il "rubaculi". L'uomo che non deve chiedere mai perché orde di passivi gli si buttano ai piedi. E' sempre bellissimo, di solito tatuato e con un fisico da fare invidia ad un Dio greco. Frequenta tutti i locali e le saune della città, c'è sempre qualcuno che gli paga da bere o gli offre passaggi, non deve nemmeno entrare su Grindr perché solo uscendo di casa riceve già almeno dieci offerte per scopare. Allergico ai rapporti stabili, passa da un letto all'altro e non è facile da beccare in giro perché si sposta alla velocità della luce. Infrange le speranze e i sogni di tutti quei passivi che lo vorrebbero presentare alla madre. Come voi, lo sto rincorrendo da anni. Sperando che prima o poi uno così finisca nel mio letto. Il mio consiglio: sperare di portarselo a casa almeno per una notte.


7) L'HIPSTER: indossa magliette stencilate, cappelli di paglia a tesa corta, felpe larghe, cardigan, All Star alte, Vans nere sfondate. Ma lo si riconosce soprattutto da quel che fa al suo viso: baffi semplici o arricciati, più folti che alla siciliana, occhiali enormi dalle montature antiche, dal primo Novecento agli anni Ottanta; tagli di capelli asimmetrici; barba da pioniere ottocentesco americano. Anticonvenzionali di natura, si muovono in branco fumando decine di canne e suonando la chitarra ad ogni festa in cui si trovano. Hanno quel fascino da artista bohemienne che è irresistibile. Parlano sempre di libri, di mostre, di buona musica (no, non di Britney, sorry) e bevono vini pregiati. Il problema, quando finisci a letto con uno di loro, è la qualità della prestazione. Essendo quasi sempre strafatti di erba o ubriachi, lo fanno male e veloce. Almeno a me è capitato di andare con due di loro e di finire a casa a masturbarmi da solo subito dopo. Il mio consiglio: da approfittarne quando sono ancora lucidi. Quasi mai.


8) IL CAMIONISTA: qui ve lo giuro, non ho mai capito cosa attira i gay verso questa tipologia di uomo. Sono sempre di mezza età, con la pancia da birra e puzzolenti che passano le giornate con il culo sul sedile del loro camion tappezzato con i poster di Stefania Orlando, nuda. Non sono gay ma sono viziosi. Sono porci. Quando si fermano per dormire nel parcheggio di qualche autogrill o in qualche punto di ritrovo, state pure certi che qualche gay si manifesterà nei dintorni. A volte i camionisti si collegano su Grindr con un profilo rigorosamente con la foto di un camion e attirano i gay come il pifferaio magico attirava i topi. Vi faranno salire nel retro del loro camion e vi scoperanno come una bambola gonfiabile. Poi torneranno dalla famiglia. Da evitare con cura. 



9) IL BEAR: è l'orso per eccellenza. Una delle tipologie di gay più conosciute. E' grasso, peloso, con barba e quasi sempre con una faccia da tenerone. Lo si trova nei locali appositamente per bear, a Milano ad esempio è il Company e so che Tiziano Ferro è un cliente abituale che non disdegna questo tipo di uomo (NdR). Niente da dire. Può piacere come no. A me ad esempio non hanno mai attirato più di tanto ma può capitare anche la versione meno grassa e più palestrata dell'orso e in quel caso forse un pensiero ce lo farei. Nei locali sono sempre vestiti in pelle con cappelli da poliziotto e un look appunto cosiddetto leather. Uno dei miei migliori amici è un bear e lavora come cubista, ma per quanto riguarda il sesso, non credo che ci andrei mai. Non interessato. 


10) L'AMANTE DEL TUO FIDANZATO: essendo i gay poco propensi alla monogamia, prima o poi nella vita di ognuno di noi, ci capiterà di finire a letto con l'amante del nostro fidanzato senza saperlo. A me è successo. Ebbene si. Però la storia non era ancora seria. La sera prima di decidere se eravamo o meno una coppia, sono andato a letto con uno che regolarmente si scopava anche lui. Alla fine la tresca è venuta fuori ma c'eravamo già lasciati a quel punto. A volte può anche essere una vendetta. Magari avete scoperto che il vostro uomo vi tradisce e organizzate appositamente un incontro con il suo amante per scoparvelo anche voi e rendere pan per focaccia. Ci può stare. 

Dopo aver stilato la classifica dei dieci gay (che però non è del tutto accurato visto che alcuni di loro sono etero) che nella nostra vita ci troveremo a scopare, mi sorge spontaneo un dubbio. A quale categoria appartengo? Io direi a nessuna di queste. Ho un mio stile personale e non mi sento simile a nessuno di loro. Esistono ovviamente tantissimi altri generi e uomini, ma il mio è un articolo che non vuole essere preso troppo seriamente. A quello ci pensiamo già noi tutti i giorni, con i nostri drammi e le nostre paranoie. Spero comunque che potrà esservi utile e in bocca al lupo nel caso in qualche locale incontraste il playboy. Scopatevelo anche per me!


mercoledì 28 maggio 2014

LE 10 TIPOLOGIE DI GAY CHE TROVERAI NEL TUO LETTO (PRIMA O POI) - Prima Parte

PRIMA PARTE:


Nella vita di ogni gay prima o poi capiterà di imbattersi in uno di questi stereotipi di uomo. Starà a voi decidere se restare o andarvene a gambe levate:



1) L'ELEGANTE: generalmente è un gay fissato con la moda e le marche di ogni tipo. Dalle creme Chanel per il viso che abbina alla 24 ore di Prada, fino alle scarpe da barca di Paul Smith che la sera depone nella sua cabina armadio fumandosi un Montecristo. Qui si parla di alto livello, non di studentelli di design che vanno in giro con la gonna perché "fa cool" ma bensì di uomo in carriera con attico e macchina sportiva. Ovviamente attivo. Così attivo da sembrare etero, ma ad un occhio esperto è facilmente riconoscibile perché spesso si accompagna con donne bellissime e ricche che però non porta mai a casa. E' difficile da sedurre e quasi impossibile da mettere al lazzo. Uomini così sono liberi per natura, fanno spesso sesso con ragazzi diversi e li cacciano via dopo l'orgasmo. Si accasano solo dopo i 50, quando gli allenamenti in palestra sono stati sostituiti da birra e pollo fritto e ormai la vita di lusso ha preso il volo per lasciare il posto ad un'esistenza da pantofolaio. Diciamo che diventano accessibili quando ormai non sono più desiderabili. Acchiappateli finché sono al top della loro esistenza. Io l'ho fatto. Sono stato a letto con questo tipo di uomo una sola volta nella mia vita e non credo avrò mai la fortuna di replicare. Era Agosto e la città era deserta. Lui arrapato. Non avendo trovato di meglio (perché il meglio era forse un orso di 130 kg), ha trovato me. Appena sono uscito dall'ascensore era chiaro che non ero esattamente il suo tipo. Mi ha squadrato da cima a fondo e alla fine mi ha scopato al buio. Mentre stavo ancora cercando di capire dove avevo messo i boxer, mi aveva già spinto fuori dalla porta. 



2) L'INSOSPETTABILE: è forse una delle categorie di gay più fastidiose al mondo. Si definiscono "insospettabili" e "maschili" ma gli unici a pensarlo sono loro. Pure Andrea Bocelli riuscirebbe a riconoscerli da lontano. Snobbano i gay femminili e sono razzisti con la comunità omosessuale pur essendolo a loro volta. Criticano manifestazioni come il gay pride e per  loro l'unico diritto da difendere è quello di andare in palestra a fare pesi. Come Gabriel Garko si atteggiano ad eterosessuali e frequentano solo posti maschili come il Bar dello Sport e le partite di calcio, cercano solo uomini al pari loro, ovvero molto pompati e fisicati ma poi a letto sono passivi e portano perizomi zebrati. Purtroppo ho conosciuto un esemplare di insospettabile qualche anno fa. Ci eravamo accordati su una chat per un incontro e quando, dopo aver fatto 30 km, sono arrivato al luogo dell'appuntamento mi ha guardato e ha esclamato "Ah no non riesco, sei troppo donna" (e mentre lo diceva indossava dei pantaloni in pelle così stretti che nemmeno Ricky Martin in "Livin La Vida Loca!). Da evitare.


3) L'UOMO SPOSATO: donne non disperate! E' successo anche alle migliori di voi, come Paola Barale quando sposò Gianni Sperti o come Liza Minelli quando sposò David Gest. L'uomo sposato che va con i gay esiste, non è una leggenda metropolitana. Anzi, l'uomo etero che va con i gay esiste! Fatevene una ragione. E magari no, non è omosessuale, può essere che sia bisex o solo curioso. Siamo nel 2014, ci vorrebbe più libertà sessuale, tutte queste barriere le trovo noiose, il continuo bisogno di etichettare lo trovo inutile. Non mi sono mai fatto problemi ad inginocchiarmi davanti ad un bello sposo, spesso sono arrapati e chiedono massima riservatezza e in cambio del silenzio ti becchi un'esclusiva che dura mesi. Poi decidono che quello che hanno fatto è sbagliato e tornano dalla moglie. In questo caso ne ho avuti più di uno, su altri ho avuto diversi dubbi ma le fedi si possono benissimo levare prima di un incontro. Da usare con cautela. 


4) L'UOMO NERO: ok lo so, è politicamente scorretto e razzista ma è anche incredibilmente eccitante. L'uomo nero non fa assolutamente paura ma al contrario fa venire un'erezione istantanea. Sono sempre palestrati anche quando in palestra non ci hanno mai messo piede e hanno sempre un odore così esotico che è afrodisiaco anche solo passare vicino a loro. E poi dai, arriviamo al punto: hanno un grosso uccello. Andate pure in giro a raccontare la favola che le dimensioni non contano e bla bla bla ma lo sappiamo tutti (e parlo anche con voi donne) che non ce ne facciamo niente di un Michetto del Mulino Bianco ma vogliamo una bella mazza e nel 90% dei casi loro ce l'hanno. Sono andato con due neri (non ho mai capito qual è il termine più corretto) in vita mia: una volta in vacanza a Santo Domingo e la seconda volta con uno incontrato sul posto di lavoro. Entrambe le esperienze sono state memorabili. Da gustare come un buon dolce.



5) LA COPPIA APERTA: ammettiamolo! Quante coppie aperte gay conoscete? Infinite! Per quale motivo? L'uomo gay non è fedele di natura e quindi ha stabilito da anni una nuova tipologia di coppia: quella aperta. Fanno spesso sesso a tre e si annoiano quando restano in due. Non vorrei esagerare ma un buon 80% di coppie omosessuali sono aperte. 
Quante volte su Grindr avete ricevuto messaggi di fidanzati che cercavano un terzo? Io quasi ogni settimana ma a differenza degli altri esempi che ho fatto fin'ora, non mi è ancora successo di scopare con una coppia. Mi piacerebbe provare ma non mi sentirei a mio agio a farlo con due fidanzati perché mi sentirei come il terzo incomodo e non sarei sciolto. Una volta ci sono andato molto vicino ma alla fine ho preferito chiarire che avrei voluto iniziare con uno dei due e poi casomai conoscere l'altro. Alla fine li ho fatti litigare ma la cosa positiva è che almeno quello che ha avuto il compito di scoparmi l'ha fatto con rabbia a causa della lite con il partner. Anche qui da usare con estrema cautela e solo se si ha una buona consapevolezza sessuale. O si è ubriachi. 



CONTINUA...

La Corsa Al Sesso

In un'era dove le donne sono diventate forti, indipendenti e pensano alla carriera e dove gli uomini spendono più soldi in creme per il viso che in fiori e galanterie, i gay sono gli unici che pensano a portare a casa un orgasmo senza tanti problemi. Per noi non esistono le tanto temute regole che si impongono gli etero, a noi non importa dare una brutta impressione facendo sesso al primo appuntamento (anche perché il più delle volte non ne segue un secondo), non ci interessa chi paga il conto al ristorante e tanto meno non rilasciamo feromoni durante l'avventura di una notte che ci portano credere che il primo stronzo che ci scopiamo potrebbe essere il nostro futuro marito. A noi interessa godere. E godere. E ancora godere. 
Mentre l'ennesimo caffè americano di troppo sta iniziando a fare effetto (ci siamo capiti), non posso fare a meno di chiedermi se noi gay siamo davvero interessati solo al sesso e poco disposti ad impegnarci in qualsiasi tipo di rapporto che ci impedisca di guadagnare un orgasmo. In effetti il corpo maschile è molto più semplice da gestire di quello femminile, quando scopiamo il più delle volte riusciamo a godere senza tanti problemi, non dobbiamo farci paranoie sul fingere o meno, non dobbiamo depilarci le gambe per essere sbattuti al muro, non dobbiamo per forza mettere il nostro intimo più sexy e non dobbiamo perdere ore in preliminari, ci abbassiamo i pantaloni e ci buttiamo in un vortice di piacere. Nel mondo gay il sesso è ovunque. E' facile. Tutti scopano con tutti e quando conoscete un ragazzo, per quanto sia distante dalla vostra città, state pur certi che qualche vostro amico se lo sarà già passato in precedenza. Siamo una grande famiglia che invece di avere legami di sangue, ha legami di orgasmi, dati e ricevuti. Una volta ho conosciuto un ragazzo californiano in vacanza in Italia, quando l'ho aggiunto a Facebook avevamo già tre amici in comune. I gay non perdono tempo, dove vedono una novità ci si buttano. E' come al supermercato, quando vedi un nuovo tipo di cereali della Kellogg's: non puoi fare a meno di metterli nel carrello, anche se costano 4 € e li finirai in un colpo solo. Ma cosa c'è di male?
Ho sempre pensato che l'uomo di natura sia già porco di suo (etero o gay) e se lo accoppi con un altro uomo le scintille sono all'ordine del giorno. E' animalesco, istintivo e naturale, ma cosa succede quando il sesso prende il sopravvento e diventa più importante del resto? Rischi di perderti in una corsa all'orgasmo e finisci per smarrire la strada. Ti chiudi in un turbine dalla quale spesso non c'è via di uscita. E' una droga. 
Quando ero giovane e ingenuo pensavo che i gay fossero tutti porci, credevo ancora nel Principe Azzurro e rifiutavo schifato ogni proposta indecente. Arrivato all'alba dei 30 anni invece penso che il sesso sia fantastico se fatto con la testa e con un certo equilibrio, il corpo maschile è fatto per essere usato e soprattutto mie care donne, smettetela di dire che il Principe Azzurro è gay solo perché non vi caga nessuno, il pirla non è gay, semplicemente non esiste, è una leggenda metropolitana come l'uomo con l'uncino e il cane nel microonde. Svegliatevi! Io l'ho fatto e mi fanno immensamente tenerezza quei ragazzini di oggi che sono sempre online su Grindr e scrivono "No sesso, c'è altro nella vita". Teneri. Mi ricordano me stesso alla loro età. Poi cresci, ti fai male, inciampi negli uomini sbagliati e ti sbucci di continuo il cuore, diventi cinico e smetti di credere alle favole. Ma non c'è niente di triste, si chiama vita. Uno intraprende un cammino e capisce come funzionano certe cose. E' molto più facile metterci il culo che il cuore. Non lo dico in modo negativo. Credo ancora che là fuori da qualche parte ci sia l'uomo giusto per me e spero un giorno di trovarlo, nel frattempo mi diverto con del buon sesso. E' come andare alle feste di compleanno per mangiare la torta. Prima di arrivarci di solito bisogna sorbire ore e ore di giochi imbarazzanti e salatini dozzinali, ma quando finalmente arriva ce la gustiamo ancora di più. Sono convinto che ogni gay alla fine abbia più facilità nel vivere storie di sesso perché non deve mettersi troppo in gioco. Basta avere dei preservativi e un buon lubrificante. 
Siamo tutti là fuori a correre. Come nella giungla. In attesa di un posto all'ombra o di un ruscello che ci disseti. Rischi di perderti se non stai attento, rischi di essere sbranato da animali più feroci e voraci di te. E quindi corri. Scariche di adrenalina e sangue. Fiotti di piacere. Non guardi mai indietro ma continui a correre. Corri dietro a loro che corrono dietro ad altri. Poi ci sono quelli che corrono dietro a te, ma non li vedi, perché guardi solo dritto. Non li consideri. E' una corsa continua. Stancante a volte. Ti fai male, ti dici che prima o poi ti fermerai verso distese più tranquille, ma capisci che non è ancora il momento e quindi riprendi la strada. Se ti fermi sei perduto. 
Dopotutto, si sta bene nella giungla. 




lunedì 26 maggio 2014

Passivo o Attivo?

Fin da piccoli ci insegnano la differenza tra giusto o sbagliato, bianco o nero, dolce o salato, caldo o freddo e via dicendo. La nostra vita fin da subito è basata su scelte da fare e decisioni da prendere. I neonati vengono svezzati solitamente a partire dal quinto mese di vita, i gay vengono invece svezzati la prima volta che devono rispondere alla domanda: "Sei attivo o passivo?". 
Avrò avuto 15 quando qualcuno mi ha domandato quale ruolo sessuale prediligessi e da allora avrò risposto a questa domanda almeno 12392402930 volte. Ogni gay nell'arco della sua vita, dovrà rispondere a questo quesito un'infinità di volte e per lo stesso motivo sarà costretto a chiederlo a sua volta, insomma è l'unica cosa che non passa mai di moda. Mentre domande come "stai bene?" o "che lavoro fai?" ormai non interessano più a nessuno, sapere se a letto sei passivo o attivo ha sempre un ruolo fondamentale, laddove ruolo è la parola chiave. 
Tra le due opzioni, ne esiste anche una terza: la versatilità. Io non ci ho mai creduto. Mi dispiace ma non sono un fedele di questo culto. Sono convinto che ogni gay che si dichiara versatile alla fine predilige per forza un ruolo e spesso non vuole ammetterlo. 
E' inutile che scuotete la testa mentre leggete queste righe. I versatili non esistono ma lo so che spesso siete costretti a diventarlo perché quel ragazzo vi piace talmente tanto che pensate sia stupido scartarlo solo per le sue preferenze tra le lenzuola e avete ragione, a volte un buon compromesso va fatto se qualcuno ci piace davvero tanto, ma non so quanto potrà durare. E' come con la Nutella. Non esiste niente di più buono al mondo, certo a volte l'ho tradita con altre creme simili, ma poi sono sempre ritornato da lei. Dall'originale. E a letto è uguale. 
L'unico modo per far funzionare davvero la versatilità è essere una coppia che ama a turno cambiare e sperimentare, in quel modo tutti fanno tutto e nessuno è insoddisfatto, ma se solo uno dei due è versatile, mi dispiace ammetterlo ma la vostra storia avrà lo stesso successo che l'anno scorso ebbero le Lollipop con il loro ritorno in scena. 
Veniamo a me. Mi sono sempre sentito più passivo. E' naturale, come preferire la pizza al sushi, e da sempre ho cercato uomini che fossero l'opposto di me. Questo fino all'anno scorso. A Luglio 2013 conobbi un ragazzo, era talmente dolce e carino, perfetto sulla carta che decisi di provare a frequentarlo, nonostante fosse solo passivo. Per due mesi feci l'attivo, ma la storia non durò a lungo. Da parte sua forse sentiva che ero troppo forzato e per niente a mio agio e da parte mia sentivo che stavo impazzendo, avevo voglia di sentire un uomo dentro di me e ovviamente questo portò alla fine del nostro dolce romanzo. E' inutile provare a fregare l'ordine naturale delle cose, perché prima o poi gli errori che fai tornano indietro a morderti nel culo. 
Ci sono anche quei gay molto confusi (o totalmente bugiardi) che sono l'apoteosi della passività, vanno in giro con i tacchi, le borsette di Gucci, i capelli con ciocche rosa (niente in contrario) e si presentano come attivi. Mi volete coglionare? Prima di tutto dal punto di vista sessuale non mi eccitate per niente, non riuscirei mai ad andare a letto con un uomo più femminile di me (il punto di essere passivi è proprio cercare ragazzi maschili e virili) e secondariamente per quale motivo dovete mentire? 
Purtroppo esistono anche colpi davvero tristi e pesanti da incassare. Quelli dove si incontra l'uomo perfetto, bello, maschile, eccitante, che sprizza feromoni da tutti i pori e quando lo porti a letto la prima cosa che fa è girarsi di culo. Perché? Saresti stato un attivo perfetto!!! Ed è proprio questo il problema! Non esistono più uomini gay attivi! Sono in via d'estinzione come il coccodrillo delle Filippine. 
Se è vero che per ogni uomo esistono 7 donne, sono convinto che per ogni attivo ci siano ben 7 passivi. Ed è per quello che gli attivi sono sempre più rari e i passivi sono sempre più affamati. Ci vedono girare per i locali con la bava alla bocca come i cani randagi o come i lupi che scendono a valle dopo un inverno di nevicate. 
Voi etero non avete la benché minima idea di come siate avvantaggiati rispetto a noi. Vi piace qualcuno? Vi buttate! Al massimo beccate un due di picche. Per noi gay è cento volte più difficile. Mi piace un ragazzo? Bene, prima di tutto devo capire se è gay o etero. Poi se gli piaccio o gli faccio schifo. Poi se è attivo o passivo e solo a quel punto potrò provarci. Nemmeno Simon Cowell ai provini di X Factor deve fare così tanta selezione. 
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi gay. Credete anche voi che i ruoli siano così importanti o siete fautori della versatilità? Fatemi avere un vostro feedback. Nel frattempo andrò a cercare qualcosa di così raro che nemmeno il Sex Book di Madonna: un etero su Grindr! 


venerdì 23 maggio 2014

L'Uragano "Mondiali di Calcio"

Se siete gay, bisex ma anche donne single con una vita sessuale attiva e libertina, dovete leggere attentamente questo intervento. Sono sempre stato generoso nell'elargire consigli utili in fatto di relazioni e sesso occasionale ed è per questo che ho deciso di aiutarvi mettendovi in guardia contro un'enorme minaccia che sta per abbattersi sul mondo intero. Nessuno sarà risparmiato, nemmeno le donne sposate o in una relazione seria. I mesi caldi che ci aspettano non saranno del tutto positivi, sto parlando di qualcosa di molto più grave dei nostri negozi
preferiti che chiudono per ferie o delle repliche de "La Signora in Giallo" in TV: sto parlando dei mondiali di calcio 2014! Lo so che non capirete subito la gravità della situazione e penserete che sono l'ennesimo gay che odia il calcio (e lo detesto), ma all'orizzonte vedo solo dei grandissimi nuvoloni neri che stanno venendo verso le nostre vite sessuali. 
Ho odiato da subito questi mondiali. A Febbraio volevo andare in Brasile ma quest'anno i prezzi sono alle stelle a causa di questo evento sportivo, quindi mentre gli uomini etero (ma ormai anche gay!?!) stanno attendendo con ansia l'arrivo delle partite, io aspetto con estrema insofferenza la loro fine. 
Cercherò di farvi capire meglio la gravità della situazione. Dal 12 Giugno al 13 Luglio (un fottuto, lunghissimo mese!) dovrete dire addio alla vostra vita sessuale e ai vostri orgasmi giornalieri. Gli uomini saranno tutti davanti ai televisori per vedere le partite e non vi guarderanno più nemmeno per sbaglio, non avrete nessuna speranza di scopare e passerete un mese di grande siccità. E' inutile sperare che l'Italia venga espulsa subito perché intanto i vostri uomini passeranno dal tifare una squadra al tifarne un'altra e così via fino alla fine dei mondiali. Non ci sarà nulla da fare. Credetemi. E no, non sto esagerando. 
Questo intervento ha lo scopo di svegliare le vostre coscienze e di darvi un consiglio del tutto spassionato e molto utile: avete 20 giorni da oggi per scopare a più non posso. Se siete sposati o accasati spremete i vostri mariti e compagni fino al midollo, se siete single mettete nel vostro paniere tutti i cazzi che riuscite a trovare perché credetemi, quando l'uragano mondiali si abbatterà sul nostro mondo, gli unici uccelli che vedrete saranno quelli sui rami e avrete un unico e fedele compagno per 30 giorni: il vostro vibratore. Non fate i furbi, non pensate nemmeno lontanamente di andare a cercare uomini nei bar sportivi che trasmetteranno l'evento, nessuno vi noterà, farete la fine di Casper, sarete invisibili a meno che non vi trasformerete in Balotelli. Nessuno è salvo. N E S S U N O!
Non dite che nessuno vi ha avvisati, io l'ho fatto e non voglio assolutamente nulla in cambio. Al momento la mia situazione sessuale non è delle più rosee. Ho pochissimo tempo per trovare un trombamico disposto a scoparmi prima del 12 Giugno, ma vedo che in questi giorni anche su Grindr gli uomini scarseggiano e sono sempre gli stessi ad essere online. Gli stessi che mi sono già scopato e che intendo evitare a priori, anche se so già che più passeranno i giorni che precedono l'inizio dei mondiali, più dovrò abbassare i miei standards e la cosa grave è che già in questo periodo sono ai minimi storici e finirò alla vigilia della prima partita che mi porterò a letto l'uomo elefante. 
Donne e gay di tutto il mondo, andate e riproducetevi fin che sarete in tempo, fate provviste per un mese e non siate troppo parsimoniosi ne difficili, ad un certo punto fate su tutto quello che riuscite a trovare e io sarò qui ad aspettarvi per congratularmi con voi sperando nel frattempo di riuscire io stesso nell'impresa. Chi lo sa, magari durante il mese dei mondiali potrete anche incontrarmi per strada. Come saprete che sono io? Facile, sarò vestito completamente a nero lutto con una retina davanti al viso. E non provate a farmi le condoglianze.





La Sindrome di Tom Ford


Per tutti i miei amici gay sulla trentina, che non hanno ancora trovato l'amore della loro vita e si lamentano costantemente a causa della mancanza di uomini interessanti, volevo scrivere un articolo di speranza per tutti voi: guardate la foto vi prego e sognate ad occhi aperti, continuate a crederci ogni giorno perché se Richard Buckey è riuscito ad accaparrarsi Tom Ford (e se l'è pure sposato), possiamo davvero puntare alla luna senza temere di essere derisi per anni. 
Nel mondo gay c'è sempre stata una regola non scritta per cui se sei un uomo da 10 (nel senso che sei un figo spaziale con addominali e tutti gli annessi) non puoi assolutamente metterti insieme ad un 6 (ovvero uno insignificante nella media con pancetta e un look da ragazzo della porta accanto) perché la coppia sarebbe davvero brutta da guardare come un abbinamento di vestiti buttati su un manichino alla rinfusa. 
Ci sono però delle eccezioni come sempre, ovvero un 10 può benissimo mettersi con un 6 per i seguenti motivi: soldi, soldi e soldi. Il Dio denaro da secoli ha unito in matrimonio delle coppie talmente brutte e male assortite da far lacrimare gli occhi alla sola vista del loro arrivo, ma nel caso specifico di Tom Ford io mi sono sempre posto una sola domanda: perché? Tom Ford è uno degli stilisti più quotati al mondo, è bello, elegante, ricchissimo e potrei continuare in eterno....per quale motivo si è sposato un vecchio talmente orribile che potrebbe interpretare il nonno di Gollum nel sequel de "Il Signore degli Anelli"? Perché? 
Sono sempre stato uno con poca autostima, non ho mai brucato al di fuori del mio recinto ma al contrario ho sempre cercato uomini che mi parevano più o meno al mio livello, non mi sono mai permesso in vita mia di provarci con un 10, primariamente perché non potrei permettermelo (come una Birkin di Hermès) e secondariamente perché il rifiuto sarebbe così duro da digerire che starei in lutto per settimane. Invidio moltissimo quelli che ci riescono e non si fanno problemi, ma forse in fine dei conti sono ridicoli e non hanno specchi in casa, o ancora peggio sono talmente arroganti da credere di essere irresistibili quando sono solo pesanti e patetici. Lo so, tutti hanno il diritto di sognare, come si dice "Punta sempre alla luna, mal che vada ti ritroverai a girare con le stelle" ma secondo me sono solo un mucchio di stronzate come quelle coppie etero formate da una Russa in cerca di soldoni e un vecchio bavoso che non riesce manco a camminare, in quel caso è sempre certo che l'unica cosa che lei vorrebbe tirare fuori dai pantaloni del nonno è una bella American Express per fare shopping senza limiti. E chiamatela scema. Da questo lato però gli etero non hanno mai seguito le regole matematiche degli accoppiamenti. Mi capita da sempre di vedere donne orribili con uomini bellissimi o viceversa, ma in quei casi il motivo è lo spauracchio che tutti noi dobbiamo affrontare prima o poi: la paura di restare da soli, la famosa arte dell'accontentarsi per non finire ai pranzi domenicali da soli con i parenti che ti sottopongono al terzo grado. 
Mi rendo conto che questo era partito come un intervento ottimistico di speranza ma in realtà si è trasformato presto nel solito post giudicatorio e pettegolo, ma non è colpa mia, sono cinico e non riesco a credere a certe favole. Quando vedo Ricky Martin e il fidanzato sorridenti insieme, entrambi belli e affascinanti allora mi torna il sorriso, giustizia divina è stata fatta

Non pensate anche voi che sono bellissimi? Un vero esempio di relazione gay riuscita (almeno in superficie). 

Però appena dopo aver scritto queste parole, mi assale un dubbio. Qui non si tratta di cinismo! Sono diventato davvero così vuoto e superficiale? Ma poi dopotutto perché mi assalgono i sensi di colpa quando il 90% dei gay è superficiale e giudica un libro dalla copertina? Forse se mi fermassi a pensare non tutto quello che risplende è davvero così bello, non siamo da Tiffany ma nell'intimità di casa nostra, davanti all'ennesimo caffè di troppo ancora con il pigiama addosso. Magari Ricky Martin non è felice e vivono in coppia aperta tra gelosie generali. 
So bene che fino a quando non mi deciderò di andare in palestra per omologarmi alla massa, nessun 10 mi lancerà mai nemmeno uno sguardo di apprezzamento e so bene che passerò vicino a loro con lo sguardo basso per poi spiarli solo su Facebook o Instagram, sognando di avere relazioni perfette e durature insieme a loro, bevendo frullati proteici al tramonto sul terrazzo del nostro loft mentre giudichiamo tutte le coppie che passano sotto...
Poi torno all'inizio. Riguardo la foto di Tom Ford e nonostante nella testa io non riesca a concepire il motivo di questo matrimonio, quel briciolo di ottimismo e di speranza che mi sono rimasti dentro bussano violentemente per uscire e creare questo pensiero. Forse tra Ricky Martin e Tom Ford l'unico veramente felice è quest'ultimo, perché in barba alle regole matematiche e alla superficialità del mondo gay ha veramente trovato qualcosa per cui vale la pena continuare a credere e lottare: l'amore

mercoledì 21 maggio 2014

I GAY E LA PALESTRA

Fin dalla notte dei tempi, c'è sempre stato qualche strano motivo che ha attirato i gay verso le palestre, come i Re Magi seguirono la stella cometa, gli omosessuali hanno sempre seguito la scia di sudore e bagnoschiuma Badedas, pagando iscrizioni annuali da capogiro per frequentare i luoghi più chic della città. Ogni gay che si rispetti, vive di palestra: pesi, cyclette, tapis roulant, addominali, piegamenti e ovviamente pompini nei bagni, seguiti da una doccia e un frullato proteico. Certo c'è un lato positivo nell'essere gay e frequentare le palestre: lo spogliatoio in comune con gli altri uomini, facendo l'indifferente puoi vedere una dose di cazzi che nemmeno nei giorni più proficui su Grindr, un bonus che purtroppo nessuna donna etero può avere. Sorry ladies. 
Essendo sempre stato un gay atipico, non sono mai stato un frequentatore di palestre perché sono pigro e perché non ho alcuna disciplina, mi stufo spesso e sono volubile, non sono mai riuscito a coltivare una passione per più di qualche mese e sono seriamente preoccupato anche per il futuro di questo blog, negli anni ne ho aperti e chiusi una ventina ma proverò a occuparmi seriamente di questo. Nel mio passato tuttavia c'è stata un'esperienza "sportiva": nel lontano 2007 decisi di iscrivermi nella palestra più carina della mia città. Iniziai con una settimana di prova e poi decisi di sottoscrivere un abbonamento di qualche mese. Nei sei mesi della mia iscrizione, nessuno mi vide mai in sala pesi, tanto meno a qualche corso, ero sempre e solo in zona relax. Entravo, mi cambiavo veloce nello spogliatoio e poi correvo in piscina, facevo un bagnetto e mi rilassavo in sauna, bagno-turco e vasca idromassaggio per un paio di ore e tornavo a casa stanco morto, come se avessi appena corso la maratona di New York. Non ho mai amato nessun tipo di sport, se per sbaglio accendo la TV e c'è qualcuno che scia o gioca a calcio cambio immediatamente canale. Per lo stesso motivo non ho mai capito chi pratica running e corre per ore senza una meta ben precisa; potrei correre solo per un motivo: il primo giorno di saldi invernali o l'open bar gratis per i primi 50 ingressi!
Eppure negli ultimi anni questa moda delle palestre si è allargata sempre più pericolosamente, al punto che sono tutti fisicati e guardano noi gay dai corpi normali come se fossimo creature aliene arrivate dal pianeta delle pelandre. Tutto sommato l'uomo palestrato a me non è mai piaciuto (forse perché so di non potermelo permettere, come una Birkin di Hermès) e ho sempre preferito quelli con un pochino di sostanza, se non fosse che anche quelli ormai sbavano dietro a un paio di pettorali alla Clark Kent. E' un casino totale!

Ho fatto però una promessa a me stesso: prima di compiere 30 anni inizierò a mangiare sano, a bere meno alcol e mi iscriverò in palestra, cercherò di dormire di più e di uscire meno. Ma pensandoci bene è la stessa promessa che mi ero fatto prima dei 25...


Grindr


GRINDR: Strumento di tortura o di grande utilità?  

Se siete gay (ma anche bisex, trans, curiosi etc...) e fate parte della generazione dove le lettere sono diventate mail, dove gli SMS sono diventati messaggi via WhatsApp, dove per trovare qualcuno che avete adocchiato in giro non dovete più chiedere a tutto il vicinato ma potete cercarlo su Facebook, vi sarete sicuramente imbattuti in Grindr. Se non avete mai sentito questa parola e non avete mai utilizzato questa applicazione, i casi sono due: o siete troppo vecchi o siete mosche bianche e nel secondo caso salvatevi fin che potete. Ma facciamo un piccolo riepilogo: cos'è Grindr? Su Wikipedia si legge così: "Grindr è un social network basato sulla geolocalizzazione. Lo scopo dell'applicazione, rivolta a un target maschile gay e bisessuale, è quello di mettere in contatto immediato l'utente con persone che si trovano nelle vicinanze. La schermata del programma è molto semplice e intuitiva: consiste in una griglia di foto formata da un insieme di profili disposti in ordine di vicinanza rispetto alla posizione corrente dell'utente. Un tasto profilo permette all'utente di inserire velocemente un nickname, una breve descrizione, un'unica foto di presentazione e alcuni dati anagrafici di base. Queste informazioni sono quindi rese disponibili agli altri.Dalla stessa schermata si può inoltre scegliere di cominciare una conversazione, impostare l'utente tra i preferiti o bloccarlo in modo che l'applicazione non riproponga più il suo profilo. Una volta cominciata una conversazione si può scegliere inoltre di inviare all'interlocutore ulteriori foto e anche i dati relativi alla propria posizione attuale."                                                      Nella realtà la storia è molto più complicata. Ho scaricato Grindr nella primavera del 2013 e mi ha letteralmente cambiato la vita. Grazie a questa applicazione ho trovato nuove amicizie, un sacco di conoscenze, tantissime scopate e poi loro: le mie storie fallite. Quello che nessuno però dice è che Grindr può causare dipendenza e ti ritrovi spesso ad entrare ed uscire ogni dieci minuti per vedere se qualcuno ti ha scritto. La cosa più divertente è quando ricevi un messaggio dalle persone più inaspettate ovvero le classiche fighe di legno che in giro non ti salutano mai ma poi ti vorrebbero nel loro letto e ovviamente ignoro a prescindere. Purtroppo però non è tutto rosa e fiori. La maggior parte delle persone che ti contattano sono senza foto oppure hanno un busto, un gattino o un tramonto, quelli che contatti tu il più delle volte non ti cagano, quando hai voglia di scopare trovi solo perditempo o persone innamorate dell'amore e quando sei solo e hai voglia di una storia ricevi solo foto di cazzi. E' tutto un gran casino e forse è per quello che la parola inglese grindr significa tritacarne, è un frullato di carne poco saporita e va bene solo per fare le polpette che tanto poi friggi. C'è tantissima superficialità ed è divertente vedere come le persone si rincorrono e si trombano tutte tra di loro, è come il gioco degli scacchi, io mi diverto ogni volta a vedere le pedine che si muovono e spesso mi diverto a immaginare chi sta scopando con chi a seconda della loro vicinanza.  
 Alla fine dei conti il mio giudizio su Grindr qual è? Beh allora, può essere utile se lo usate con moderazione. Se avete voglia di un rapporto di sesso il più delle volte potrete trovarlo, ma se come il sottoscritto non avete una tartaruga e dei bicipiti alla John Cena non pretendete più di tanto, abbassate le vostre aspettative e vi divertirete. Se cercate una storia c'è il 10% di possibilità che sarà duratura, se cercate una bevuta sappiate che ad un certo punto della serata comunque uno dei due vorrà scopare l'altro e se non cercate niente? Beh allora è il posto che fa per voi. Il vuoto cosmico. E voi cosa ne pensate?

martedì 20 maggio 2014

Straight To The Point

Ho sempre diviso gli uomini etero in due categorie: 

  1.  NEMICI
  2. GRANDI ORGASMI


Da uomo gay non ho mai avuto rapporti di amicizia con uomini etero. Certo a volte capitava di dover uscire a bere o andare a cena con qualche fidanzato di un'amica o con qualche conoscenza in comune, ma sono sempre stati incontri superficiali e sicuramente nessuno di loro è mai diventato un grandissimo amico. Si lo so, ci sono gay e etero che riescono ad essere fratelli, vivere grandi e lunghe relazioni in perfetta armonia ma per me non è mai stato così. Fin dai tempi delle elementari, i miei compagni etero mi hanno sempre deriso e preso in giro e quindi già da bambino avevo capito che loro erano i nemici da evitare, senza contare che li ho sempre trovati terribilmente noiosi e monotematici. Parlano sempre di due cose: il calcio e la figa. Odio le generalizzazioni ma a volte è ancora peggio di come sembra e io ai loro occhi sono sempre stato il gatto nero che li scruta come se fossero dei cani troppo grandi e impacciati da schivare ma anche da deridere. Mentre dal punto di vista personale ho sempre visto gli uomini etero sotto questa luce negativa*, dal punto di vista sessuale li ho sempre trovati totalmente eccitanti e stimolanti. No, non sono mai stato il gay invadente e imbarazzante che ci prova con gli etero e cerca di portarli dalla sua parte e vorrei sapere chi sono quegli omosessuali che lo fanno, perché non capiscono che così facendo rovinano la nostra reputazione e si ridicolizzano, senza contare che danno agli etero la sicurezza e la confidenza di essere irresistibili ed è così che gira da anni la voce per cui noi gay vediamo ogni singolo uomo come una conquista quando non è così, abbiamo i nostri gusti e voi etero non siete tutti bocconcini prelibati ai nostri occhi, a volte siete dei cessi intasati quindi non c'è bisogno di scappare imbarazzati davanti a noi, certi personaggi non li toccheremmo nemmeno con un bastone. 
Però...c'è un però. Con alcuni etero sono finito a letto e mi hanno fatto godere come nessun gay. Lo so cosa state pensando: non erano etero ma erano bisex, oppure erano repressi ma secondo me le cose non sono mai tutte o bianche o nere, ci sono cento sfumature nella vita. Per me erano solo etero curiosi. Fidanzati con donne che non fanno pompini o che non praticano sesso anale. Prima di tutto trovo queste donne del tutto noiose e prive di fantasia, secondo trovo questi uomini voraci e elettrizzati di buttarsi in un modo più facile e senza tanti problemi. Alcuni sono solo viziosi per carità, non è colpa di nessuna donna, è solo che la loro ingordigia li porta prima o poi a provare di tutto almeno una volta. Da gay passivo quale sono, a primo impatto mi hanno sempre eccitato di più gli etero rispetto ai gay, anche al più maschile di loro e a volte farei di tutto per portarmeli a letto, senza però essere mai diretto o privo di tatto. Poi capita di essere vittime di richieste totalmente surreali e di esperienze al limite del paranormale, come quell'etero in palestra che dopo un pompino in sauna mi chiese di andare a casa sua vestito da donna (ovviamente non lo feci) o come quel vecchio di 60 anni che spacciandosi per un quarantenne di bell'aspetto venne a prendermi con cinque cani puzzolenti in macchina perché aveva raccontato a sua moglie che andava a passeggiare con i mastini. Ci sono dei limiti dove non mi spingerei mai e in quei casi ovviamente me ne guardai bene (e ce ne sono tanti altri credetemi). 
Sarebbe sicuramente un mondo più bello e rispettoso se non ci fossero tutte queste etichette e queste convenzioni, se tutti potessero andare con tutti senza venire additati o catalogati ma sto parlando di un'utopia, di sicuro in questi giorni mi piacerebbe incontrare per strada un etero sexy e senza tante barriere che mi seguisse per strada e mi portasse in un hotel cinque stelle facendomi passare 24 ore da sogno...ma poi torno alla realtà e mentre la mia camera puzza ancora di sigarette, l'unico etero nel raggio di km è il vicino di casa con la pancia che tocca in terra e la dentiera. Perché Signore? 
Perché


* Vorrei chiarire una cosa prima di offendere qualcuno. Questi miei interventi derivano da esperienze personali e da un mio vissuto. So bene che ci sono moltissimi uomini etero intelligenti che non discriminano i gay e sono del tutto rispettosi e carini, ma tolti alcuni colleghi, sul mio percorso non ne ho mai incontrati ma mi ritengo del tutto aperto ad avere amicizie etero. P.S. Non ci proverei assolutamente. 

MONDO GAY: 10 ESEMPI DI SESSO OCCASIONALE

  1. IL SESSO DIVERTENTE: questo esempio di sesso è forse il migliore e arriva durante un periodo di equilibrio mentale e fisico. Se siete depressi o tristi questo non è il sesso che fa per voi perché viene fatto a mente libera tra due adulti consenzienti con il solo scopo di divertirsi e stare bene senza pensare troppo. Ovviamente non si escludono conseguenze negative come innamoramento, cuori infranti, gelosie etc..., ma mentre lo si fa non si pensa al futuro, si pensa a goderselo.
  2. LA CHIAMATA NOTTURNA: sesso con un trombamico o un nuovo interesse che di solito viene programmata via telefono (messaggi o chat) rigorosamente dopo le 23 perché a quel punto della serata significa che non si è trovato nulla di meglio da fare e gli amici ti hanno tutti tirato il pacco.
  3. SESSO CON L'EX: in questo caso si ritorna a scopare con un precedente partner e lo si fa per due motivi: noia o pigrizia di cercare qualcun altro. 
  4. DEJA VU: sesso con qualcuno che non pensavi di rivedere perché la prima scopata non era stata così memorabile ma alla fine ti ritrovi a casa arrapato e dopo aver dato un'occhiata alla rubrica ti rendi conto che non c'è nulla di meglio oppure lo incontri per caso al supermercato e in quel momento gli ormoni prendono il sopravvento e la prima cosa che riesci a dire è "ci becchiamo dopo da te?".
  5. SESSO PER PENA: sesso con qualcuno dalla quale non sei particolarmente attratto ma lo fai perché ti dispiace per lui: magari sai che ti viene dietro dai tempi del liceo, magari il suo pesce rosso è appena morto o forse sei solo particolarmente ubriaco. L'importante è scappare via appena finito perché se facciamo l'errore di dormire con lui la prima cosa che sentiremo al mattino sarà "buongiorno tesoro" e non possiamo proprio permetterlo.
  6. SESSO DI CONFORTO: l'equivalente di un barattolo di Nutella. Magari abbiamo perso il lavoro, siamo appena stati mollati, la Pausini ha annunciato un nuovo album e quindi cerchiamo un pochino di conforto e lo troviamo in questo tipo di sesso, dopo ci sentiremo in colpa ma almeno ci saremo svagati per un po'.
  7. SESSO IMPROVVISATO: era l'ultima cosa che stavi pensando, ma di colpo ti ritrovi ad una festa e i tuoi occhi incontrano i suoi e l'unica cosa che capisci è che all'improvviso siete entrambi chiusi in bagno e non l'avevi programmato. Il tuo alito sa di vodka, hai dimenticato di sfoltire i peli del pube perché non potevi immaginarlo e soprattutto hai un pezzo di insalata incastrato tra i denti ma a nessuno dei due importa perché in quel momento l'unica cosa che il cervello capisce è la parola: SESSO.
  8. IL SORBETTO: questo sesso serve a pulire il palato dopo aver avuto un'esperienza deludente. Hai fatto un sesso così tremendo che devi programmare nel giro di 24 ore un altro incontro o il gusto orribile dell'esperienza precedente ti tormenterà a lungo.
  9. SESSO PER VENDETTA: sei stato tradito e la cosa più giusta da fare in quel momento è ripagare il partner con la stessa moneta, allora ti prepari e ti tiri a lucido e vai ad un incontro dove tiri fuori tutta la tua esperienza e ti cimenti in cose che non credevi possibili ma che soprattutto non avevi mai sperimentato con il tuo ex, in quel modo gli farai capire indirettamente cosa si è perso. E speri che lo scopra al più presto.
  10. SESSO DA ATTESA: stai aspettando di fidanzarti ma nel frattempo non puoi certo perdere la pratica acquisita negli anni, perché parliamoci chiaro, fare sesso non è come andare in bicicletta, se non lo pratichi dopo un po' perdi la scioltezza necessaria per farlo bene e allora continui ad andare ad incontri occasionali sperando di beccare prima o poi un appuntamento e ovviamente la prima cosa che dirai sarà "mamma mia da quanto tempo non vado a letto con qualcuno" e mentre lo dici ti rendi conto di avere ancora i vestiti della sera prima.

lunedì 19 maggio 2014

No Strings Attached

Credo di essermi perso qualche passaggio. C’era un tempo in cui nel mondo gay il sesso occasionale era all'ordine del giorno. Cerchiamo di essere realisti qui: già l’uomo (inteso come persona di sesso maschile) è porco e cacciatore di natura, se lo accoppiamo con un altro uomo le scintille sono assicurate. Il sesso tra gay è sempre stato più facile, più diretto e meno problematico rispetto al sesso tra etero, ma da qualche tempo a questa parte, avvicinandomi all'alba dei 30 anni mi rendo conto che è sempre più difficile scopare qualcuno senza che subentri qualche fattore che prima non avevo mai seriamente considerato. 
Quando ero più giovane e ingenuo e mi avventuravo in questa giungla gay, restavo deluso dal fatto che gli uomini mi sembravano tutti animali in calore che cercavano una botta e via senza tanti abbellimenti e, più io cercavo di conoscere qualcuno per andare a bere un caffè, più questi mi offrivano un veloce e furtivo incontro in macchina e finivo per ritrovarmi seduto su un sedile con il cambio contro una gamba e i vetri appannati. Ad un certo punto, stufo di tutta questa superficialità, mi sono promesso che avrei cercato qualcosa di più stabile e ci ho provato. Sono saltato da una storia fallimentare all'altra (vedere post precedenti), ogni volta lasciando pezzi di cuore in giro e ho capito che forse avrei dovuto trovare prima di tutto un mio equilibrio e poi concentrarmi sugli altri.
Mentre io ero impegnato a vivere le mie storie colme di dramma, gli anni passavano e mi sono ritrovato all'alba del 30 da solo e ad un certo punto, in una primavera piuttosto calorosa ho raggiunto una certa autostima sessuale che prima mi mancava e ho iniziato a cercare avventure a solo scopo di divertimento. Fiero o meno di questa scelta ho iniziato la fase “Carrie Bradshaw” nelle prime stagioni di “Sex & The City” dove pochi ricordano ma la ragazza saltava da un letto all'altro senza tanti problemi anche se non posso dire di non averne incontrati. Durante questa ricerca mi sono ritrovato ad uscire sia con ragazzi di 20 anni che con uomini di 30 e ho capito una verità spaventosa così come reale. Il ragazzino è maiale e ha gli ormoni in una lavatrice costante, ti fottono, ti fanno innamorare e poi se la spassano ogni sera con uno diverso. L’uomo di 30 invece ha la fretta di accasarsi e dopo il sesso ti invitano a dormire da loro e la prima cosa che senti al mattino è “tesoro buongiorno” e in quel momento ti penti di non essere fuggito nel cuore della notte. Proprio una di queste mattine mi sono svegliato in un letto che non era il mio, mentre qualcuno mi stava accarezzando e per quanto sia un tipo da coccole, le ho trovate del tutto fuori luogo senza contare che odio le persone mattiniere e il signorino mi ha svegliato all'alba delle nove senza per altro offrimi nemmeno un caffè
La mia polemica è la seguente: cosa è successo al sesso occasionale? Perché non è più possibile rotolarsi tra le lenzuola senza deludere le persone e senza spezzare le loro speranze di un futuro insieme? Io in questa fase della mia vita sto raggiungendo una maturità sessuale nella quale voglio esplorare i miei limiti e fare esperienze senza farmi intasare WhatsApp di messaggi di insulti e lacrime versate ma vorrei anche non finire nella lista di qualche ventenne tra una crocetta e l’altra. Forse dovrei iniziare ad uscire con i venticinquenni? O con i quarantenni?
Una cosa certa è che non sono mai al passo con i tempi. Quando volevo una storia duratura trovavo solo proposte indecenti, adesso che voglio scopare come se non ci fosse un domani mi promettono una vita insieme. Perché? Perché destino mi punisci sempre in questo modo? Fammi trovare un trombamico che non voglia legami e che mi faccia vedere le stelle, una persona passionale che non chiede nulla mi offra quello di cui hai bisogno, che magari mi ascolti se ho bisogno ma non parli più di tanto, che sia presente in quelle notti di calore perenne e soprattutto…che mi prepari il caffè!

Welcome To The Jungle - Terza & Ultima Parte

Lo so bene che la mia vita sentimentale potrebbe annoiarvi, sono il primo a trovarla priva di grandi slanci affettivi e soprattutto del tutto inesistente di brio...anzi forse a dire il vero del tutto inesistente. Punto.
Infatti cercherò di finire il prima possibile in modo da rendere questo blog più sciolto e più divertente, come se fosse una piccola rubrica sul sesso e i gay. Aspetta ma questa dove l'ho già sentita? Mi ricorda una certa Carrie Bradshaw...ma non scriveva di gay (almeno non principalmente) e non abitava nella provincia italiana e soprattutto non era un caso umano come il sottoscritto e di sicuro non ho la presunzione di ritenermi alla sua altezza. 
Dov'eravamo rimasti? Ah si, alla mia storia con Psycho. Praticamente il pazzo dopo avermi lasciato, sparì dalla mia vita per un mese circa. Quando però si accorse che in realtà non ero proprio da buttare via e che altri uomini mi trovavano carino, iniziò ad essere possessivo, gelose e ossessivo. Mi chiamava ad ogni ora, mi scriveva sempre, cercava di rovinare ogni mio appuntamento. Un giorno arrivò addirittura a tirarmi un pugno ad una cena a casa di amici! La goccia che per me fece traboccare il vaso, fu una sera dove entrò nella mia auto in movimento, completamente ubriaco e dovette arrivare la sua migliore amica a tirarlo fuori. Sono passati mesi e da allora non ci parliamo più, anche se lo vedo sempre nei locali che frequentiamo entrambi. 
Arriviamo a Luglio 2013. Conobbi su Grindr un ragazzo. Simpatico, dolce, pugliese, pr di locali a Genova, 25 anni, carino e con un cervello. Ci incontrammo una sera sul lungo mare ad Arenzano. Complice le stelle, la luna e il rumore delle onde ci baciammo sugli scogli per ore. Nacque una storia di due mesi, molto tenera e sicura. Questo romanzo trovò la sua fine ad inizio Settembre tra i pianti di entrambi quando ci si accorse che stavamo cercando le stesse cose, le stesse attenzioni e forse entrambi un gay attivo
A Gennaio 2014, dopo mesi da single, trovai per altri 60 un nuovo fidanzato, ma di questo non ne parlerò mai perché è una persona talmente schifosa che non vale la pena nominarla o scrivere righe qui sopra per lui. Ho deciso però in vita mia che non mi fidanzerò mai più con un ragazzo che ha il none che inizia per G. e soprattutto con nessuno sotto a Bologna. Adoro i terroni ma i miei rapporti con loro non durano mai a lungo e ci sono sempre problemi. Forse il vero problema sono io. Anzi, sicuramente sono io ma voglio un uomo che non sia terrone, anzi forse nemmeno italiano. Datemi un europeo sexy. 
Con questi tre post iniziali ho provato a darvi il benvenuto nella mia vita fornendovi una presentazione generale e molto schematica della mia vita amorosa dai 15 anni ad oggi. Sentimentale si intende. Poi c'è tutto il discorso sul sesso e gli uomini, ma di quello parleremo un'altra volta. Molto presto, promesso. 

giovedì 15 maggio 2014

Welcome To The Jungle - Seconda Parte

La voglia di innamorarmi ha spesso portato il mio cuore a battere in zone altamente a rischio abrasioni, e ogni volta, si è ritrovato ferito, malmenato, ammaccato ma per fortuna mai infranto completamente. A 29 anni credo di non essere mai stato davvero innamorato. Infatuato, affezionato forse, ma l'amore quello vero (che poi cos'è?) non credo di averlo mai provato per nessuno. A parte per i miei genitori, mia sorella e i miei amici, ma quella è un'altra storia. 
Nel 2007 all'alba dei miei 22 anni, sempre grazie ai siti di incontri che venivano forniti a noi gay in quel periodo, conobbi un ragazzo di Torino, un certo G., coetaneo, studente di cinema, abitava da solo in quegli appartamenti universitari, sapeva cucinare, praticamente faceva il tipo di vita che avrei voluto fare io che invece vivevo con i miei (e udite udite, ci vivo ancora). Ne rimasi affascinato e in una giornata di Ottobre abbastanza soleggiata, costrinsi la mia amica Terry a trascinarmi a Torino per conoscerlo. Lei passò tutto il giorno da sola per musei (o così mi disse), io con lui. Mi piaceva. Gli piacevo. Ad oggi è stata la storia più romantica che io abbia mai avuto. Due mesi di scappatelle a Torino, il panorama, la Mole, la vista dalla collina di Superga, l'arrivo del Natale...furono due mesi magici, si viveva di tenerezza ma il sesso era del tutto inesistente e ogni volta che si toccava l'argomento si finiva per litigare. Lo lasciai una settimana prima di Natale perché avevo capito che qualcosa era cambiato ed era diventato freddo con me, non era più così sicuro dei suoi sentimenti e io nemmeno. La rottura arrivò dopo una settimana di convivenza momentanea dove mi ero trasferito nel suo piccolo appartamento mentre il suo coinquilino era tornato dalla famiglia. Quei giorni furono pieni di liti ed era chiaro che andavamo d'accordo solo quando ci si ritrovava una volta a settimana. Quindi come dicevo lo lasciai ma non fu certo una scelta facile. Passai delle feste di merda. Lui mi scrisse una lettera a mano, con carta e penna, ad oggi il mio rimpianto più grande è di averla buttata senza aprirla. Rabbia, orgoglio, dolore...non la lessi nemmeno. Quando dopo anni trovai G. su Facebook gli chiesi se ricordasse il contenuto di quella lettera ma ovviamente era passato troppo tempo e si era trasferito in Belgio per lavoro. Tutti vanno avanti con la loro vita, fanno carriera, vanno a vivere all'estero. Io sono ancora nella mia casa di infanzia con un lavoro da commesso a 1000 € al mese e forse di questi tempi non dovrei nemmeno lamentarmi ma ho sempre avuto il difetto di guardare quelle persone che stanno meglio di me.
Dalla rottura con G. a fine 2007 rimasi single fino ad Aprile 2013. Si, avete letto bene. Sei lunghi anni da single. Furono anni di sperimentazione e di sesso all'ennesima potenza. Non arrivava nessuno di interessante e quindi decisi di buttarmi senza metterci il cuore con tutti quelli che passavano appena fuori dalla mia vita. Gli incontri erano divertenti, alcuni al limite del surreale, ma mi lasciavano tutti l'amaro in bocca. Dei miei incontri e delle tipologie di persone che trovai sul mio cammino durante quegli anni ne parlerò altre volte in modo più approfondito. Adesso proverò a finire la mia lista di relazioni sentimentali fallimentari così non dovrò più toccare l'argomento e potrò concentrarmi su altri discorsi più interessanti. Anche perché su tutte le mie storie ho avuto una data di scadenza di due mesi. Non sono mai andato oltre. Ma tutti avevano in comune qualcosa, la lettera G dell'iniziale del nome, le origini meridionali e il vizio del fumo. 
Come stavo dicendo, nella primavera 2013 dopo anni da single, decisi di scaricare Grindr e mi si aprì un mondo nuovo. Conobbi un ragazzo, lo chiamerò Psycho (perché alla fine non ci sarebbero soprannomi migliori). All'inizio sembrava normale, tutto andava bene, 35 anni, impiegato in un ufficio, cresciuto in una famiglia ricca, insomma il partito che tutti i ragazzi gay vorrebbero avere al loro fianco. Ma scoprì ben presto che abitava ancora con i suoi genitori (senti chi parla!), era disoccupato (e quindi bugiardo) e non era del tutto sano di mente. Non riusciva mai a dormire la notte, allora si imbottiva di sonniferi che buttava giù con litri di RedBull (chissà perché il sonno faticava ad arrivare) e soprattutto iniziò a trattarmi come una pezza da piedi. Dopo due mesi (eh!) decise che con me si annoiava e quindi mi lasciò per telefono in una delle sue (e delle mie) notti insonni. Piansi per due giorni e poi decisi di partire per Copenhagen con mia sorella. Al mio ritorno però fu chiaro che c'era qualcosa in lui che non andava per niente e scoprì a mie spese dove può portare la pazzia umana...