venerdì 23 maggio 2014

La Sindrome di Tom Ford


Per tutti i miei amici gay sulla trentina, che non hanno ancora trovato l'amore della loro vita e si lamentano costantemente a causa della mancanza di uomini interessanti, volevo scrivere un articolo di speranza per tutti voi: guardate la foto vi prego e sognate ad occhi aperti, continuate a crederci ogni giorno perché se Richard Buckey è riuscito ad accaparrarsi Tom Ford (e se l'è pure sposato), possiamo davvero puntare alla luna senza temere di essere derisi per anni. 
Nel mondo gay c'è sempre stata una regola non scritta per cui se sei un uomo da 10 (nel senso che sei un figo spaziale con addominali e tutti gli annessi) non puoi assolutamente metterti insieme ad un 6 (ovvero uno insignificante nella media con pancetta e un look da ragazzo della porta accanto) perché la coppia sarebbe davvero brutta da guardare come un abbinamento di vestiti buttati su un manichino alla rinfusa. 
Ci sono però delle eccezioni come sempre, ovvero un 10 può benissimo mettersi con un 6 per i seguenti motivi: soldi, soldi e soldi. Il Dio denaro da secoli ha unito in matrimonio delle coppie talmente brutte e male assortite da far lacrimare gli occhi alla sola vista del loro arrivo, ma nel caso specifico di Tom Ford io mi sono sempre posto una sola domanda: perché? Tom Ford è uno degli stilisti più quotati al mondo, è bello, elegante, ricchissimo e potrei continuare in eterno....per quale motivo si è sposato un vecchio talmente orribile che potrebbe interpretare il nonno di Gollum nel sequel de "Il Signore degli Anelli"? Perché? 
Sono sempre stato uno con poca autostima, non ho mai brucato al di fuori del mio recinto ma al contrario ho sempre cercato uomini che mi parevano più o meno al mio livello, non mi sono mai permesso in vita mia di provarci con un 10, primariamente perché non potrei permettermelo (come una Birkin di Hermès) e secondariamente perché il rifiuto sarebbe così duro da digerire che starei in lutto per settimane. Invidio moltissimo quelli che ci riescono e non si fanno problemi, ma forse in fine dei conti sono ridicoli e non hanno specchi in casa, o ancora peggio sono talmente arroganti da credere di essere irresistibili quando sono solo pesanti e patetici. Lo so, tutti hanno il diritto di sognare, come si dice "Punta sempre alla luna, mal che vada ti ritroverai a girare con le stelle" ma secondo me sono solo un mucchio di stronzate come quelle coppie etero formate da una Russa in cerca di soldoni e un vecchio bavoso che non riesce manco a camminare, in quel caso è sempre certo che l'unica cosa che lei vorrebbe tirare fuori dai pantaloni del nonno è una bella American Express per fare shopping senza limiti. E chiamatela scema. Da questo lato però gli etero non hanno mai seguito le regole matematiche degli accoppiamenti. Mi capita da sempre di vedere donne orribili con uomini bellissimi o viceversa, ma in quei casi il motivo è lo spauracchio che tutti noi dobbiamo affrontare prima o poi: la paura di restare da soli, la famosa arte dell'accontentarsi per non finire ai pranzi domenicali da soli con i parenti che ti sottopongono al terzo grado. 
Mi rendo conto che questo era partito come un intervento ottimistico di speranza ma in realtà si è trasformato presto nel solito post giudicatorio e pettegolo, ma non è colpa mia, sono cinico e non riesco a credere a certe favole. Quando vedo Ricky Martin e il fidanzato sorridenti insieme, entrambi belli e affascinanti allora mi torna il sorriso, giustizia divina è stata fatta

Non pensate anche voi che sono bellissimi? Un vero esempio di relazione gay riuscita (almeno in superficie). 

Però appena dopo aver scritto queste parole, mi assale un dubbio. Qui non si tratta di cinismo! Sono diventato davvero così vuoto e superficiale? Ma poi dopotutto perché mi assalgono i sensi di colpa quando il 90% dei gay è superficiale e giudica un libro dalla copertina? Forse se mi fermassi a pensare non tutto quello che risplende è davvero così bello, non siamo da Tiffany ma nell'intimità di casa nostra, davanti all'ennesimo caffè di troppo ancora con il pigiama addosso. Magari Ricky Martin non è felice e vivono in coppia aperta tra gelosie generali. 
So bene che fino a quando non mi deciderò di andare in palestra per omologarmi alla massa, nessun 10 mi lancerà mai nemmeno uno sguardo di apprezzamento e so bene che passerò vicino a loro con lo sguardo basso per poi spiarli solo su Facebook o Instagram, sognando di avere relazioni perfette e durature insieme a loro, bevendo frullati proteici al tramonto sul terrazzo del nostro loft mentre giudichiamo tutte le coppie che passano sotto...
Poi torno all'inizio. Riguardo la foto di Tom Ford e nonostante nella testa io non riesca a concepire il motivo di questo matrimonio, quel briciolo di ottimismo e di speranza che mi sono rimasti dentro bussano violentemente per uscire e creare questo pensiero. Forse tra Ricky Martin e Tom Ford l'unico veramente felice è quest'ultimo, perché in barba alle regole matematiche e alla superficialità del mondo gay ha veramente trovato qualcosa per cui vale la pena continuare a credere e lottare: l'amore

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